E' in programma a Roma da venerdì 12 a domenica 14 novembre il decimo congresso internazionale di oncologia integrata, organizzato e promosso dalla Fondazione Artoi, Associazione ricerca terapie oncologiche integrate.
«Si tratta – spiega il presidente, Massimo Bonucci – Le terapie oncologiche integrate prevedono l'applicazione di pratiche mente-corpo, prodotti naturali, modifiche di stile di vita in combinazione con trattamenti convenzionali contro il cancro».
Di questo e altro – come ad esempio del rapporto Covid -oncologogia si parlerà durante i lavori che si apriranno venerdì presso l'aula 1 della facolta' di Medicina dell'Università la Sapienza di Roma all'interno dell'Ospedale Sant'Andrea per poi proseguire presso il Crowne Plaza sempre nella Capitale.
Gli organizzatori sottolineano come «diversi studi scientifici hanno dimostrato il beneficio e il potenziale dell'oncologia integrata nel ridurre la sofferenza del paziente, alleviare gli effetti collaterali e migliorare le prospettive di lungo periodo». Da qui la scelta, fatta da più parti, di focalizzare risorse ed energie nell'applicazione di metodiche che hanno l'obiettivo di rendere sostenibile la vita con il cancro.
Tra gli incontri previsti, la lezione magistrale dell'oncologo Paolo Marchetti e le esperienze cliniche realizzate nelle strutture sanitarie pubbliche italiane dove già vengono praticate le terapie oncologiche integrate, l’importanza del microbiota intestinale e l’epigenetica della malattia.
Nel corso dei lavori saranno presentati anche uno studio realizzato sulla polidatina, una molecola denominata "fitoalessina", considerata una " mascherina biologica " nella prevenzione del Covid-19 e il Cytomatrix, una nuova procedura per migliorare l'utilità diagnostica dell'agobiopsia. In ultimo, verrà presentato, in anteprima internazionale, il libro: “ Manuale di oncologia integrata” dedicato soprattutto al personale sanitario.