Medicina a domicilio, Cantieri medtech punta all'ospedale decentralizzato

La medicina? A domicilio. Ormai una realtà, come dimostrato anche da esperimenti ben riusciti durante l'emergenza legata al Covid 19, ma che il progetto  di Cantieri Digitali Medtech punta a far diventare un vero e proprio  ospedale decentralizzato.

Un sistema nel quale tutti i pazienti possano accedere a diagnostica e trattamenti medici di alta qualità direttamente dalla propria abitazione, senza la necessità di doversi recare fisicamente in una struttura ospedaliera o ambulatoriale. Un  modello è pensato per essere di supporto a chi ha difficoltà ad  andare in ospedale, ma vuole anche rispondere alle richieste di chi, nell’era dell’home delivery, vuole evitare  spostamenti inutili.

Cantieri Digitali Medtech ha recentemente chiuso il suo primo round di investimento, raccogliendo 600mila euro da un pool di investitori di spicco nel mondo dell’innovazione e della sanità .

L’obiettivo è quello di elevare i professionisti della sanità a vere e proprie imprese digitali, fornendo loro strumenti ai quali difficilmente potrebbero avere accesso. La prima startup  è RX Home, il servizio di radiografie a domicilio, già operativo e in piena fase di crescita. Seguono, per ordine di sviluppo, Derma Help, servizio di teledermoscopia disponibile direttamente in farmacia e nelle case dei pazienti e Denta Home, per igiene dentale e ribasatura protesi a domicilio e nelle Rsa. Sono inoltre in fase di testing e costruzione altri due “reparti”.

«Ci siamo chiesti: se possiamo comodamente ordinare da casa qualsiasi cosa, perché non dovremmo prenotare online e ricevere a domicilio assistenza sanitaria? Da qui nasce la nostra idea – spiega Mattia Perroni, fondatore di Cantieri Digitali Medtech – Ad oggi ci concentriamo su alcune tipologie di servizi sanitari privati, ma i margini di sviluppo sono potenzialmente infiniti. La stessa sanità pubblica si sta orientando sempre più verso l’assistenza domiciliare e la telemedicina: quest’ultima già lo scorso dicembre è entrata a pieno titolo nel Sistema Sanitario Nazionale. Pensiamo infatti che tutti i pazienti dovrebbero avere diritto a cure e trattamenti a casa propria e crediamo che almeno il 50% degli accessi in ospedale sia evitabile»

 

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