Cambiamenti climatici, c'era una volta il caldo giusto

Una volta si parlava di giornate calde o particolarmente afose, oggi si annunciano ondate di calore.

Quelle condizioni meteorologiche estreme, cioè, che si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi. Spesso in compagnia di tassi elevati di umidità, forte sole e assenza di ventilazione.
Siamo nel periodo clou delle ondate di calore e non vi è certezza nel prevedere, a lungo termine, quando inizierà la fase di declino. Quindi, è opportuno rendersi conto di quanto e come questi eventi climatici possano interagire con il nostro benessere fisico e psichico. Conoscere il caldo e i suoi effetti può salvarci la vita.

LO STUDIO

Per l’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite le ondate di calore sono tra i pericoli naturali più mortali e le temperature estreme sono destinate a crescere in frequenza, durata e intensità. El Niño, che provoca calore nell’Oceano Pacifico tropicale centrale e orientale, ha contribuito in modo significativo all’ondata di caldo del 2024. Sconvolge i modelli meteorologici, causando condizioni più calde e secche in tutto il pianeta. 
«I dati del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine suggerirebbero che i mesi di luglio e agosto sul Mediterraneo potrebbero essere molto caldi» fa sapere il climatologo Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana. Accanto al caldo, però, l'aumento della temperatura ha portato sempre più frequentemente a fenomeni ambientali e climatici estremi come piogge molto intense (comunemente indicate come bombe d’acqua), alluvioni, siccità e ondate di calore, vale a dire periodi di due o più giorni di caldo molto intenso e secco. Oppure di caldo molto umido e senza vento.
È lungo l’elenco degli effetti sulla salute legati al cambiamento del clima. Dai sintomi che non arrivano all’attenzione clinica (riduzione delle capacità fisiche, crampi, svenimenti, gonfiori), a quelli di maggiore gravità (disidratazione, rash cutaneo, edema, sincope, colpo di calore) che, in certi casi, possono obbligare al pronto soccorso e al ricovero in ospedale. Da non dimenticare che queste condizioni ambientali estreme possono determinare un aggravamento dello stato di salute di persone con patologie croniche. Gli anziani in particolare hanno una ridotta capacità di termoregolazione e spesso soffrono di malattie che li rendono più suscettibili agli effetti del caldo.
Gli studi condotti in diverse città italiane, informa il Ministero della Salute, hanno rilevato che alcune patologie (malattie cardio e cerebrovascolari, malattie polmonari croniche, disturbi psichici, malattie del sistema nervoso centrale, malattie del fegato e dei reni e malattie metaboliche quali il diabete) aumentano il rischio di aggravamento in occasione delle ondate di calore, soprattutto negli anziani.
Questo perché nonostante siano ormai anni che le estati si presentano roventi, il pericolo caldo è ancora sottovalutato. Il colpo di calore tra tutti gli effetti. Quando cioè i meccanismi di dispersione del calore del nostro organismo non funzionano correttamente e, di conseguenza, il corpo va incontro a un progressivo ed eccessivo innalzamento della temperatura interna diventando incompatibile con il buon equilibrio del nostro organismo.

L’IDENTIKIT

Il colpo di calore può essere causato da temperature elevate e climi umidi o da un’attività fisica molto intensa in ambiente caldo-umido. Nel primo caso, più frequente fra gli anziani e in chi soffre di patologie croniche, sono le condizioni ambientali a scatenare l’aumento della temperatura corporea. Nel secondo, è lo sport, specie se condotto in giornate o ambienti caldi e umidi che non favoriscono la dispersione del calore corporeo che si produce a causa del movimento. Una delle possibili complicazioni è, infatti, lo shock causato da una veloce riduzione della pressione arteriosa.
Il primo sintomo del colpo di calore è un improvviso malessere generale, seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e confusionali. Si può avere perdita di coscienza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) fino anche a 40-41°. 
I principali fattori che contribuiscono all’aumento delle situazioni di emergenza in questi mesi, dunque, sono lo stress termico (l’insufficiente capacità dell’organismo a regolare la temperatura interna attraverso la sudorazione e la dilatazione dei vasi sanguigni), le malattie cardiovascolari (incapacità del sistema cardiovascolare, specialmente se malato, a far fronte all’aumento delle richieste), le malattie respiratorie (sia per gli effetti diretti sulle vie respiratorie che per l’effetto combinato con l’inquinamento atmosferico che tende ad aumentare durante le ondate di calore), la disidratazione (aumento della sudorazione e una maggiore perdita di liquidi attraverso il corpo), l’esposizione prolungata al calore può creare stress e disagio strettamente legati a una possibile insorgenza di ansia, depressione e altri problemi psicologici e la congestione causata dall'assunzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, durante o subito dopo i pasti, che provoca un eccessivo afflusso di sangue all’addome rallentando o bloccando i processi digestivi. 
Proprio per fronteggiare al meglio le ondate di calore il Ministero della Salute ha avviato la campagna “Proteggiamoci dal caldo” che oltre a spot (salute.gov.it/caldo) prevede il numero di pubblica utilità 1500, un servizio che fornisce indicazioni su come difendersi dal caldo e sui servizi socio-sanitari e l’attivazione del “codice calore”, ovvero di un percorso preferenziale nei pronto soccorso.
 

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