Altro che cioccolatini e mazzi di fiori. Questo è il tempo in cui regali e carinerie arrivano online.
Retaggio, ormai difficile a scomparire, degli anni della pandemia. Si credeva che una volta allontanate le restrizioni da Coronavirus le relazioni amorose tornassero più appassionate di prima. Dal vivo. Fatte di sguardi, carezze vere, baci interminabili e vicinanza. Si credeva che il periodo di buio sentimentale sarebbe esploso con modalità nuove, entusiasmi rinnovati, attrazioni fatali. E, invece, a sorpresa, è rimasto tanto dell’abitudine di creare relazioni via Internet. Tinder, la app di incontri più scaricata al mondo (6,5 milioni di download mensili), nel suo report annuale, regala uno spaccato inedito dell’amore post Covid nel “bilancio” del 2022. Il rapporto più ricercato, in particolare tra i giovani, è quello battezzato come “situationship”, una relazione libera da definizioni e regole. Così la vuole il 49% degli iscritti. Uno su dieci afferma di essere alla ricerca di una condizione, tutto sommato, senza troppe costrizioni. Da vivere in maniera serena e tranquilla. Connessi sì ma senza ansie. Una curiosità: l’emoticon (il disegnino da affiancare a un messaggio) più diffuso in questa epoca è la bandiera rossa triangolare utilizzata nei campi da golf per segnalare un pericolo. Come dire, attenzione sono problematico/a. Tanto per mettere le mani avanti. Una ricerca condotta dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e pubblicata sulla rivista scientifica Journal of Affective Disorders ha indagato l’impatto della pandemia sulle relazioni di coppia degli italiani. Il gruppo di lavoro coordinato dal professor Lorys Castelli dell’Università di Torino ha analizzato i livelli di ansia, depressione e i sintomi da stress post-traumatico insieme all’impatto delle misure restrittive pandemiche sulle relazioni romantiche e l’adattamento della coppia. Inteso come qualità e soddisfazione della relazione.
L’ANALISI
Sono state coinvolte 410 persone con una relazione stabile. Secondo i risultati, chi ha dichiarato un effetto negativo della pandemia sulla relazione di coppia confessava di aver avuto ripercussioni psicologiche negative personali e difficoltà nella relazione stessa. Alla domanda “Ritiene che le misure contenitive introdotte per arginare l’emergenza Covid e la nuova quotidianità che ne è derivata abbiano avuto un impatto sulla sua relazione sentimentale?”, il 32% dei partecipanti ha parlato di una ricaduta negativa sulla coppia, mentre solo il 18,5% si è espresso in termini positivi, per la restante parte nessun effetto. Lo studio, di fatto, ha messo in luce quanto la salute mentale del singolo sia influenzata dalla qualità della relazione di coppia e al contempo influenzi, a sua volta, il rapporto.
L’EFFETTO “AGGIUSTAMENTO”
Da qui, probabilmente, il dilagare dell’innamoramento virtuale che permette tutta una serie di “aggiustamenti” della verità. Quelli che, in un certo modo, riescono a mantenere densa di buoni sentimenti l’atmosfera nella coppia. Con i messaggi e con la chat, in effetti, è possibile affermare, digitando, l’esistenza di un proprio stato d’animo, senza che la comunicazione non verbale arrivi a tradire la realtà. Mostrando la falsità dell’affermazione. Una protezione continua, un amore pressoché intermittente che può finire dissolvendosi. Tagliando ogni contatto. Non a caso, in particolare tra i più giovani, è comune dire “Ti ha ghostato” indicando la sparizione improvvisa di una persona dalla vita sentimentale. Lui o lei ha interrotto le comunicazioni non rispondendo, ignorandoti. «Diventando, appunto, un fantasma: uno che c’è, ma che nella relazione non c’è più. Il termine non a caso deriva dall’inglese ghost, fantasma, indicando proprio uno spettro – commenta la dottoressa Giulia Maffioli, presidente dell’Associazione nazionale psicologi psicoterapeuti – Un’ombra ingannatrice. Che si comporta come se l’altro, con il quale ha avuto una relazione, improvvisamente non esistesse più. Questa possibilità di rendersi irreperibili non esisteva fino a qualche anno fa. Ora è abitudine. Che intrappola». L’Accademia della Crusca, tra le parole nuove ha inserito “ghosting”. Questo il commento: “Il fenomeno del ghosting, che pur non rappresentando una novità nella storia dei rapporti umani, con l’avvento dei social media è divenuto più frequente e socialmente rilevante, contribuendo così anche alla notevole diffusione della parola”. Ampiamente diffusa in un’epoca in cui anche le relazioni sono contaminate da insicurezza e timori per il futuro. «È evidente – aggiunge Giulia Maffioli – la vulnerabilità dilagante che ha trasformato oggi i rapporti di coppia. Vulnerabili da soli e in due. Una condizione che non aiuta a nuotare nel mare aperto della passione. Il freno a mano sembra essere sempre tirato. La paura del colpo basso, del fantasma che ti annienta appare come indomabile. Ci vuole uno sforzo, ne siamo certi. Non dico di abbandonare ogni dubbio e ogni pensiero ma almeno di trovare il coraggio di rivivere davvero l’amore».