Insieme alle mascherine e al gel igienizzante mani anche gli integratori alimentari sono appena entrati nel paniere Istat per l’inflazione. Ovvero l’elenco dei prodotti di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo. E non ci si può stupire di queste new entry a oltre un anno e mezzo dall’arrivo della pandemia. La vendita di vitamine è cresciuta del 47%, quella degli integratori per la difesa delle difese immunitarie del 68% e, infine, quella per il miglioramento del sonno e del benessere mentale del 23,5%. Come dimostrano i dati di New Line Ricerche di Mercato per Integratori Italia, l’associazione di categoria aderente a Confindustria. Parliamo di un mercato che, per fatturato, sfiora 3 miliardi di euro. «Servono – come si legge nel sito del ministero della Salute salute.gov.it) in cui è possibile consultare anche un decalogo dedicato agli integratori – a ottimizzare gli apporti nutrizionali, fornire sostanze di interesse nutrizionale ad effetto protettivo o trofico e migliorare il metabolismo e le funzioni fisiologiche dell’organismo. Devono quindi essere somministrati in linea con precise indicazioni, sia in materia di composizione che di dosi massime di assunzione». Questo per ricordare che anche gli integratori devono essere presi seguendo le regole e, soprattutto, facendo attenzione che possano assunti insieme ad una eventuale terapia farmacologica. Gli integratori alimentari possono essere usati per migliorare lo stato di benessere «ma il loro utilizzo a scopo terapeutico – precisa l’Istituto superiore di sanità – è improprio». Precisazione che è stata più volte ricordata a proposito delle terapie contro il Covid-19. Attenzione all’etichetta. «L’etichettatura – raccomanda il capitolo dedicato agli integratori dell’Istituto superiore di sanità (epicentro.iss.it) non può contenere diciture che inducano il consumatore a pensare a una cura miracolosa, né al fatto che l’integratore sia essenziale e necessario anche in presenza di una dieta equilibrata e variata». Va ricordato, inoltre, per capire meglio la regolamentazione, che gli integratori alimentari sono prodotti che rientrano nella classe degli alimenti e devono, quindi, rispondere a tutte le disposizioni che vengono applicate per la sicurezza, l’etichettatura e la pubblicità. Per l’immissione sul mercato devono essere notificati al Ministero della Salute.
«Possono essere considerati dei sostituti di alcuni cibi?»
FALSO Forniti sotto forma di tavolette, compresse o gocce gli integratori rispondono a esigenze nutrizionali precise o a condizioni fisiologiche particolari. Costituendo una fonte concentrata di nutrienti o di sostanze gli integratori sono destinati a complementare la dieta, e non a sostituire una regolare e varia alimentazione.
«Sono davvero utili per sopperire ad alcune carenze»
VERO Vitamine, probiotici, sali minerali, proteine, fibre, pappa reale. Sostanze contenute nel cibo e che hanno lo scopo di migliorare il funzionamento dell’organismo, di sopperire a carenze. Nel loro insieme questi prodotti costituiscono la grande famiglia degli integratori alimentari, le cui proprietà sono note fin dall’antichità.
«Il dosaggio è variabile secondo le nostre esigenze»
FALSO Devono essere somministrati in linea con precise indicazioni, sia in materia di composizione che di dosi massime di assunzione. La legge impone che sull’etichetta vi sia un dosaggio preciso di ciò che è contenuto nella confezione e le indicazioni di come assumere il prodotto nell’arco della giornata.
«Le sostanze sono naturali quindi innocue»
FALSO Nei consumatori deve aumentare la consapevolezza che un prodotto non è sicuro solo perché “naturale”. E che, anzi, proprio dalla sua attività fisiologica, potrebbero manifestarsi effetti inattesi o indesiderati. Per questi motivi è necessario monitorare attentamente le reazioni avverse a questi prodotti.
«Devono essere somministrati con cautela se si assumono farmaci»
VERO Le interazioni tra prodotti a base vegetale, supplementi alimentari e farmaci vanno sempre attentamente analizzate. Gli integratori, infatti, sono costituiti da componenti “attivi” che contribuiscono al benessere e possono, quindi, interagire con altre sostanze. È opportuno chiedere al proprio medico se è possibile associare l’integratore con il farmaco.
«Più vitamine si prendono e meglio sta l'organismo»
FALSO Il consumo eccessivo di supplementi vitaminici può portare a malattie anche gravi, dette ipervitaminosi. La maggior parte dei casi di ipervitaminosi sono dovuti a un consumo eccessivo di integratori. Va tenuto presente che i supplementi non devono essere assunti indiscriminatamente e senza una reale necessità.
«La vitamina D è fondamentale per over 55 e alcune categorie»
VERO Le persone a cui vanno monitorati i livelli di vitamina D, per salvaguardare soprattutto la salute delle ossa, sono le donne dopo la menopausa, gli anziani e alcune categorie di pazienti (i reumatici, per esempio) perché gli stati di carenza possono indurre lo sviluppo di osteoporosi.
«I multivitaminici possono sostituire frutta e verdura»
FALSO Gli integratori multivitaminici non sostituiscono frutta e verdura da mangiare quotidianamente e vanno utilizzati solo quando necessario e per periodi di tempo limitati. Frutta e verdura sono estremamente complesse dal punto di vista nutrizionale, troppo per essere riprodotte in laboratorio.
«La dieta vegana ha bisogno di essere integrata»
VERO Poiché i vegani escludono gli alimenti di origine animale dalla loro dieta, assumono quantità molto ridotte di quei nutrienti che sono contenuti in questi: proteine, zinco, calcio, ferro, vitamina D, acidi grassi omega 3. In particolare, può essere particolarmente allarmante la mancanza di vitamina B12.
«Possono essere considerati prodotti che curano le patologie»
VERO Poiché i vegani escludono gli alimenti di origine animale dalla loro dieta, assumono quantità molto ridotte di quei nutrienti che sono contenuti in questi: proteine, zinco, calcio, ferro, vitamina D, acidi grassi omega 3. In particolare, può essere particolarmente allarmante la mancanza di vitamina B12